Il 25 giugno 1946 si riuniva per la prima volta a Palazzo Montecitorio l’Assemblea Costituente. Un’adunanza storica, composta da 556 deputati eletti dal popolo italiano con il compito fondamentale di redigere la Costituzione della Repubblica Italiana.
Tra i padri costituenti figurava anche Alcide De Gasperi, allora Capo provvisorio dello Stato, che pronunciò uno storico discorso per inaugurare i lavori. Per due anni, fino al 31 gennaio 1948, l’Assemblea si dedicò con impegno e passione a questo compito cruciale, dando vita alla legge fondamentale che ancora oggi regola la vita democratica del nostro Paese.
Ripercorriamo insieme le tappe del cammino Costituente
2 giugno 1946: il trionfo della Repubblica
De Gasperi, leader della Democrazia Cristiana (DC), si batte per la Repubblica nel referendum istituzionale. La vittoria della Repubblica con il 54,3% dei voti segna la fine della monarchia e apre la strada a una nuova Costituzione.
2 giugno 1946: le elezioni alla Costituente
Alle elezioni per l’Assemblea Costituente, in concomitanza con il referendum istituzionale che sancisce la fine della monarchia, De Gasperi è eletto deputato per il collegio di Trento (la DC ottiene il 35,2% dei voti).
13 giugno 1946: De Gasperi Capo provvisorio dello Stato
In seguito alla proclamazione della Repubblica vengono attribuiti a De Gasperi, Presidente del Consiglio, «i poteri di Capo provvisorio dello Stato».
25 giugno 1946: insediamento della Costituente
L’Assemblea Costituente si insedia a Palazzo Montecitorio e inizia i lavori per la redazione della Costituzione. “Si compie così legalmente e pacificamente – afferma De Gasperi inaugurando la seduta – il più grande rivolgimento della storia politica moderna d’Italia. Con ardimento, con tenacia, con sforzo disciplinato abbiamo gettato un ponte sull’abisso fra due epoche”
27 dicembre 1947: firma della Costituzione
Alcide De Gasperi controfirma la Costituzione della Repubblica italiana, approvata dall’Assemblea Costituente.