Roma, 20 febbraio 2024 – Formatosi al rigore della cultura piemontese e sabauda, ispirato dalla militanza cattolico-popolare paterna, Carlo Donat-Cattin è stato tra le principali figure della sinistra interna della Democrazia cristiana, tra passione giornalistica, impegno sindacale, servizio in politica e la drammaticità di alcuni momenti di vita familiare.
Ed è la figlia Mariapia Donat-Cattin a raccontare il padre Carlo nella terza puntata, in uscita martedì 20 febbraio, di “Le figlie della Repubblica”, il podcast della Fondazione De Gasperi sulle figure chiave della Prima Repubblica, giunto alla terza stagione e disponibile sul sito della Fondazione, sulle principali piattaforme (Spotify, Apple Music, Amazon Music, Spreaker, Google Podcast) e sul sito del Corriere della Sera.
Partigiano cattolico, Carlo Donat-Cattin entra a lavorare all’Olivetti di Ivrea, prima come operaio poi come insegnante di cultura generale. «Quell’esperienza in fabbrica lo segna – racconta Mariapia Donat-Cattin – perché impara a conoscere gli operai, capisce quello che pensano, vede come vivono. E questo lo fa diventare sindacalista per sempre. Mio padre per parlare con gli operai impara il piemontese». E sarà Donat-Cattin, da ministro del Lavoro, a promuovere l’approvazione, nel 1970, dello Statuto dei lavoratori.
Nel momento in cui sembrava destinato a un’assoluta centralità politica, Donat-Cattin fu investito nel 1980 dalla drammatica vicenda dell’arresto del figlio Marco, membro del gruppo terroristico Prima Linea.
Si dimette da tutti gli incarichi, e dopo una visita in carcere al figlio, viene colpito da un infarto devastante.
«Un dolore atroce – rivela commossa la figlia Mariapia – che è all’origine della morte di mio padre. Quel cuore che si spezza è l’unica cosa che mi fa ancora commuovere».
Qui il link per ascoltare la puntata: https://www.fondazionedegasperi.org/podcasts/mariapia-donat-cattin-racconta-il-padre-carlo/
Save the date
La prossima puntata della terza stagione del podcast “Le figlie della Repubblica”, disponibile dal 27 febbraio sul sito della Fondazione De Gasperi, sulle principali piattaforme e sul sito del Corriere della Sera, sarà dedicata a Benigno Zaccagnini, attraverso il racconto della figlia Livia, che ripercorre la vicenda umana e politica del padre, inevitabilmente legata a doppio filo alla straordinaria vicinanza con Moro e al sacrificio dello statista pugliese.
Credits
Il podcast è nato da un’idea di Martina Bacigalupi, direttrice della Fondazione De Gasperi, ed è stato realizzato in collaborazione con Il Corriere della Sera, il contributo di Fondazione Cariplo e il sostegno dell’Istituto Gentili. Realizzato da WIP Italia, è raccontato da Alessandro Banfi, scritto e diretto da Emmanuel Exitu con la supervisione storica del professore Antonio Bonatesta e la collaborazione degli Amici Giovani della Fondazione De Gasperi nelle persone di Martina Bartocci, Jacopo Bulgarini, Miriana Fazi, Federico Andrea Perinetti, Gaia Proietti, Luca Rosati. Presa diretta di Valeria Cocuzza. Sound design e registrazione in studio di Valeria Cocuzza per una produzione WIP Italia.
La Fondazione De Gasperi
La Fondazione, costituita nel 1982, è un’istituzione culturale d’ispirazione cristiana che agisce in campo nazionale ed internazionale per il rafforzamento della democrazia, la diffusione della libertà e l’approfondimento delle tematiche di politica internazionale. Un luogo di persone e un laboratorio di pensiero che proietta nel futuro i valori fondanti dell’insegnamento di Alcide De Gasperi.
Ufficio Stampa Fondazione De Gasperi
Dol – Comunicazione e nuovi media
Benedetta Giardini
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