Roma, 8 febbraio 2024 – Tina Anselmi o “Tina vagante”, come la soprannominavano i suoi compagni DC, a 17 anni era già nella Resistenza: staffetta partigiana, sindacalista cristiana e poi ministra, la prima donna in Italia a ricoprire questa carica. A lei si deve la legge sulle Pari opportunità, il Servizio sanitario nazionale, la legge 194 sull’aborto, firmata mantenendo un approccio laico, anche se di fede cattolica, fino alla presidenza della commissione d’inchiesta sulla loggia P2.
Ed è la nipote Emanuela Guizzon a ripercorrere gli aspetti pubblici e privati della vita della zia nella prima puntata di “Le figlie della Repubblica”, il podcast della Fondazione De Gasperi sulle figure chiave della Prima Repubblica, giunto alla terza stagione e disponibile sul sito della Fondazione, sulle principali piattaforme e sul sito del Corriere della Sera.
«La prima cosa su cui la zia si impegnò appena due mesi dopo la fine della guerra, – racconta Emanuela Guizzon – fu cercare di parlare con le filandine di Castelfranco Veneto. Ricordava le mani di chi lavorava i bachi da seta, delle ragazze che operavano nell’acqua bollente per tirare fuori il filo di seta. Diceva che avevano le mani lesse, carne viva, poiché le avevano costantemente in quelle condizioni. Si rendeva conto che le donne venivano pagate meno, non avevano gli stessi diritti e mancavano di una visione che collegava il miglioramento all’istruzione. Lei non solo lottò per ottenere salari migliori per le filandine, ma spiegò loro che insieme potevano avere una forza diversa».
Papa Pio XII auspicava che la carriera politica fosse principalmente destinata alle donne nubili, al fine di evitare conflitti con la sfera familiare. Tina Anselmi era nubile e, «alcuni potrebbero chiedere – si domanda la nipote Emanuela Guizzon – “ha sacrificato la possibilità di una famiglia?” Ma in realtà non ha sacrificato nulla. Ha avuto la sua grande storia d’amore, ha ricevuto un paio di proposte di matrimonio nel corso della sua permanenza in parlamento. Zia non ha rinunciato a niente. Zia ha sempre goduto pienamente di quello che faceva, seguendo il proprio sentire, rimanendo sempre in coerenza con sé stessa».
Qui il link per ascoltare la puntata: https://www.fondazionedegasperi.org/podcasts/emanuela-guizzon-racconta-la-zia-tina-anselmi/
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La prossima puntata della terza stagione del podcast “Le figlie della Repubblica” sarà dedicata a Ciriaco De Mita e sarà disponibile a partire dal 13 febbraio sul sito della Fondazione De Gasperi, sulle principali piattaforme e sul sito del Corriere della Sera.
Gli anni Ottanta, quando fu segretario della Dc, la segreteria più lunga della storia del partito, e al vertice di Palazzo Chigi. Ma non solo. La figlia Antonia ripercorre l’ascesa politica del padre negli anni, dagli studi universitari a Milano all’esperienza nel partito e al governo.
Ufficio Stampa Fondazione De Gasperi
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Benedetta Giardini
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