A 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, la Fondazione De Gasperi presenta una mostra sui lavori dell’Assemblea costituente, su quello straordinario incontro tra differenti posizioni culturali e politiche che contribuì alla rinascita dell’Italia all’indomani della Seconda Guerra Mondiale.
Il titolo
Se l’Italia è concepita nelle urne elettorali del 1946, è nel 1948 con la chiusura dei lavori dell’Assemblea Costituente che nasce. Proprio perché l’Assemblea costituente non è solamente un organo tecnico-istituzionale, ma soprattutto uno spazio di gestazione che raccoglie la vita e le urgenze dei cuori del popolo italiano. Il titolo ritma i percorso delle quattro sezioni.
Le sezioni iniziali: una storia che stupisce
“L’Italia è distrutta” racconta le macerie materiali, morali e istituzionali del dopoguerra, quella situazione di distruzione in cui l’Italia si trova e da cui è chiamata a rinascere. E’ un’Italia fatta di città bombardate, povertà e disoccupazione, guerra civile e alienazione.
“L’Italia è amata” descrive i tavoli di lavoro che hanno portato alla Costituzione, mettendo al centro della mostra i Padri costituenti e il loro dialogo teso e carico di ideali, spesso al limite dello scontro ma sempre rispettoso dell’altro, su alcuni grandi temi: il personalismo, il lavoro e la giustizia sociale, l’assetto istituzionale, i cittadini e la politica, il rapporto tra lo Stato e la Chiesa, la pace e l’Europa. La mostra poteva finire qui.
Le sezioni finali: un presente che provoca
Ma basta questo straordinario esempio del passato per ricostruire il nostro presente? No, non basta. Per fare della “buona politica” quel metodo fondato sul dialogo è necessario ma non sufficiente. Perché, dunque, quel risultato così straordinario ci appare, in fin dei conti, così lontano non solo storicamente ma anche spiritualmente, di fatto impossibile?
La risposta a questa domanda non appartiene alla politica, appartiene a qualcosa che viene prima. Oggi, nel bel mezzo di un cambiamento d’epoca, sembriamo aver perso quell’esperienza umana prepolitica che caratterizzava i nostri padri, cioè un cuore che credeva profondamente in un grande ideale, al quale sapeva appartenere e nel quale trovava respiro e vita. E’ il senso della provocazione della terza sezione: un unico muro soffocante, che blocca il cammino. Una sola, gigantesca scritta: “L’Italia è impossibile”.
Eppure, quel muro è crivellato di tante piccole domande che ci trascinano e ci portano fuori, dove ci accoglie un grido ancora più provocatorio: “Sbalconatevi!”. E’ la quarta sezione – “L’Italia è viva” – dove si riparte dall’unica possibilità che abbiamo: guardarci intorno per cercare chi vive affermando un positivo di fronte alle sfide del tempo presente. Esempi semplici, persino minimi, che ci aprono la strada per riconquistare il cuore perduto: ripartire dalla vita che c’è, anche per fare una buona politica.
CREDIT
Mostra sull’Assemblea Costituente a cura di Fondazione De Gasperi
Curatori: Lorenzo Ornaghi e Francesco Bonini
Coordinatore: Lorenzo Ettorre
Direzione artistica e storytelling: Emmanuel Exitu @Ways!
Allestimento: Takk Studio
Per informazioni sul tour della mostra info@fondazionedegasperi.org